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Race News

Cairoli quinto a Bercy Supercross

La tre giorni al Palazzo Omnisport di Bercy (Parigi), uno degli appuntamenti di prestigio della stagione indoor, con dodicimila spettatori a serata, si è conclusa per Antonio Cairoli e la sua KTM SX 350 F con la quinta posizione nella classifica assoluta finale ed un soddisfacente quarto posto nella finale della serata conclusiva.
Per il quattro volte campione del mondo di motocross una trasferta positiva, su una pista molto tortuosa e non facile, e in alcuni tratti anche al limite della sicurezza.
Cairoli, in gara nella categoria più importante, la ‘Inters’, si è classificato nella finale di venerdì in settima posizione, in rimonta dopo una partenza nelle retrovie. Nella finale di sabato è scattato al via con i primi ma nel corso del primo giro è caduto per un contatto con Justin Barcia. Ripartito, dopo aver risalito qualche posizione Cairoli ha commesso alcuni errori ed è sceso in tredicesima posizione. Buona la partenza della finale di domenica, ed a lungo in quinta posizione, a metà gara riusciva a superare Cedric Souberays e guadagnava il quarto posto. Nel finale tentava di attaccare il podio cercando il sorpasso su Cyrille Coulon, ma non gli riusciva per un niente, sotto la bandiera a scacchi.
La sommatoria dei tre punteggi gli ha assegnato la quinta posizione assoluta dietro a Barcia (Honda), Chisholm (Yamaha), e Coulon (Suzuki).

Cairoli: ‘Sicuramente c’è da migliorare ma sono soddisfatto di questa tre giorni perché ho continuato a prendere confidenza con i tracciati supercross e soprattutto non ho commesso grossi errori. Dopo il primo giorno abbiamo fatto dei cambiamenti al settaggio della moto e ho migliorato il feeling con gli ostacoli tipici delle piste indoor. Peccato per la finale di sabato dove la caduta mi ha tolto la possibilità di un buon risultato, e per il finale della terza serata. Sarei potuto salire sul podio ed ho stretto i denti nel tentativo di superare Coulon, ed ero davvero stanco ma sul salto finale siamo arrivati praticamente insieme. Ma va bene così, non c’erano aspettative particolari per il risultato ma solo la volontà di far meglio senza fretta e pressione’.

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